La formazione del participio passato tedesco in realtà non è così complessa, ma ciò che può intimorire è la differenza con l'italiano. Chi ha studiato il greco antico o il latino potrà notare delle similitudini nella formazione, soprattutto per la presenza di prefissi, che in italiano invece non utilizziamo.
Ad ogni modo, la formazione è differente a seconda del tipo di verbo che ci troviamo davanti. Per quanto riguarda i verbi regolari (detti più comunemente verbi deboli), il participio passato in tedesco si forma aggiungendo il prefisso -ge davanti alla radice del verbo, e il suffisso -t alla fine. Bisogna quindi partire dal verbo all'infinito e ricavare la sua radice:
ge + radice + t
haben → gehabt (avere → avuto)
hören → gehört (ascoltare → ascoltato)
Attenzione, però: la regola può leggermente variare in base alle caratteristiche dei verbi, anche di quelli deboli!
Vediamo che, per esempio, in caso di verbi che terminano con -t, -d, -m e -n, il participio passato si forma con il prefisso -ge davanti alla radice del verbo e il suffisso -et alla fine, per una questione di facilità di pronuncia.
ge + radice + et
atmen → geatmet (respirare → respirato)
arbeiten → gearbeitet (lavorare → lavorato)
zeichnen → gezeichnet (disegnare → disegnato)
Con i verbi che terminano in -ieren, invece, non si pone il prefisso -ge. Per questo motivo, individuare questa tipologia di tempo verbale a primo sguardo può risultare un po' più difficile rispetto agli altri verbi, perché non si distingue tanto dall'infinito:
radice + t
studieren → studiert (studiare → studiato)
frappieren → frappiert ( impressionare → impressionato)