Vediamo ora quali sono le preposizioni di tempo in inglese e in quali casi va usata l’una o l’altra, a seconda del contesto. Per permetterti di non fare confusione e facilitare il tuo studio, aggiungeremo esempi di utilizzo e rispettiva traduzione.
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Le preposizioni di tempo in inglese sono le locuzioni grammaticali che servono a indicare il tempo di un'azione. In particolare, possono essere utilizzate per specificare:
Grazie a queste particelle, possiamo dare un contesto temporale ai verbi di una frase, e costruire un discorso complesso e completo. Se per esempio dico: ho mangiato una mela, non sto dando alcun tipo di informazione su quando l'ho fatto nel passato, e potrei riferirmi all'altro ieri come all'anno scorso, o magari proprio due minuti fa. Se dico che ho mangiato una mela a mezzogiorno, allora chi mi ascolta può capire che è successo oggi, dal momento in cui la giornata in cui parlo non è ancora finita, e anche il momento specifico in cui l'ho fatto. È proprio a questo che servono le preposizioni di tempo in inglese, che sono:
Traduzione e spiegazione delle preposizioni di tempo inglesi
Le preposizioni di tempo inglesi che più creano problemi a chi si sta approcciando a questa lingua sono in, on, e at. Questo perché tutte e tre le particelle introducono il complemento di tempo determinato, e hanno un significato simile: vogliono dire tutte "in, nel". Anche se possono sembrare la stessa parola, però, queste preposizioni sono utilizzate in casi specifici, e introducono il complemento di tempo determinato ognuna in casi diversi dall'altra.
Le altre preposizioni di tempo in inglese, invece, sono molto più semplici e il loro utilizzo è molto più intuitivo. Parliamo di:
Mentre tutte le preposizioni secondarie che abbiamo appena visto sono di facile utilizzo, quelle che introducono il tempo determinato possono generare confusione. Vediamo quindi ora quando e come utilizzare in, on e at.
La preposizione IN può voler dire in, ma anche nel, al e persino fra, in base al contesto in cui è inserita. Si utilizza per introdurre il complemento davanti a:
La preposizione AT corrisponde alla nostra "a" e a tutte le preposizioni articolate che componiamo con essa, come al, alle, alla e così via. Si utilizza per introdurre il complemento di tempo determinato davanti a:
La preposizione ON, infine, ha lo stesso significato delle precedenti, ma spesso nella traduzione in italiano la troviamo come "di" oppure la omettiamo del tutto. Si utilizza per introdurre il complemento di tempo davanti a:
Preposizioni di tempo in inglese: esempi di utilizzo
Per capire meglio l'utilizzo delle preposizioni di tempo in inglese, però, sappiamo che è molto meglio inserirle in un contesto. Ecco dunque un po' di esempi di utilizzo comune, in modo che tu possa comprendere appieno quando e come applicare queste regole.
Esempi con IN, ON e AT:
Ed ecco, invece, alcuni esempi con le altre preposizioni di tempo in inglese:
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Spesso e volentieri in inglese troviamo dei casi particolari che infrangono una regola, o che comunque richiedono condizioni diverse. Anche con le preposizioni di tempo può capitare, e bisogna quindi saper riconoscere questi casi e fare attenzione quando si vogliono utilizzare.
Il primo riguarda i momenti della giornata. Abbiamo detto che in questo caso si utilizza in:
Ma se dobbiamo riferirci alla notte, allora la preposizione da utilizzare sarà sempre at:
E attenzione, però, perché se vogliamo riferirci ad una specifica notte, allora dovremo sostituire con la preposizione on:
Un altro caso particolare riguarda la parola time. Diciamo:
Per esempio:
Infine, vi è un caso particolare che interessa la parola end. È possibile trovarla sia preceduta da at, sia preceduta da in, e in base al caso assume un significato differente, pertanto non è possibile usarli come sinonimi. Anche se a volte la differenza è davvero sottile, è sempre meglio assicurarsi di star utilizzando la preposizione più appropriata.
Un esempio:
Per le preposizioni for e since è necessario fare un discorso a parte, perché sono sempre un argomento ostico dell'inglese e il loro utilizzo crea molta confusione.
Entrambe le preposizioni significano "per" o "da", e indicano la durata di un'azione prolungata nel tempo. La differenza sta nel come ci danno le informazioni sulla durata, ovvero su dove ricade il focus dell'azione.
Ecco qualche esempio per capire meglio la differenza tra le due preposizioni: