A Cuba la lingua rappresenta una parte molto importante della cultura del Paese, e ha contribuito nel tempo allo sviluppo delle tradizioni che più caratterizzano questo luogo di incredibile fascino. Scopriamo di più a riguardo, dunque, in questo articolo di Sprachcaffe: solo così potrai partire pronto per scoprire il cuore più profondo dell’isola di Cuba!
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Cuba lingua ufficiale: qual è?
La lingua ufficiale della Repubblica di Cuba è lo spagnolo, come tutti sanno: questo idioma è parlato sull'isola da 11 milioni di abitanti cubani, che rappresentano praticamente il 100% della popolazione del Paese. Non ci stupisce che la lingua ufficiale di Cuba sia proprio lo spagnolo, dato che è ciò che accomuna la maggior parte degli Stati del Sud e del Centro America: 20 Paesi in queste zone la usano come lingua ufficiale. È tra le lingue parlate in Messico, in Costa Rica e in Bolivia, per esempio. Fanno eccezione, però, alcuni dei grandi Paesi americani: la lingua del Brasile, infatti, è il portoghese.
Per quanto la Repubblica di Cuba sia stata per molti anni in una situazione di isolamento dagli altri Paesi, il Paese è stato in grado di mantenere una popolazione multiculturale, e per questa ragione si sono diffuse anche altre lingue sul territorio, in particolare durante il XVII e XVIII secolo, quando il Paese si trovava sotto il dominio coloniale spagnolo. Le più parlate, comunque sia, sono lo spagnolo cubano e il creolo haitiano.
Spagnolo cubano
Lo spagnolo cubano è la variante di lingua spagnola parlata a Cuba, appartenente al gruppo linguistico iberico-occidentale. Si tratta di un sotto-dialetto dello spagnolo caraibico, arricchito e modificato con stretta influenza della lingua degli indiani Taino, che vissero sull'isola ancora prima che questa finisse sotto il dominio degli spagnoli. Troviamo tutt'oggi parole che hanno origini riconducibili alla lingua taino, come "canoa", "hamaca", tabaco" e "carey".
A causa delle sue origini, lo spagnolo cubano suona molto più simile per pronuncia e per vocabolario alla variante di spagnolo che si parla nella regione dell'Andalusia, e ancora di più a quella utilizzata nelle Isole Canarie. Questo perché durante il XIX e il XX secolo ci fu un grande afflusso di immigrati canarie sull'isola, che portarono nuovi accenti e nuove parole: tutt'oggi, sia a Tenerife sia a Cuba una "guagua" è un autobus, per esempio.
Persino all'interno dell'isola stessa si possono notare differenze a livello di intonazione e di vocabolario, a seconda che ci si trovi nella parte orientale oppure in quella occidentale.
La differenza maggiore che puoi riscontrare tra castigliano e cubano, comunque, risiede nella pronuncia: come nella maggior parte dei Paesi americani che parlano spagnolo, si pratica il seseo: tutte le c che in spagnolo dovrebbero suonare come un th inglese, diventano semplicemente una s.
Un'altra particolarità propria dello spagnolo cubano è la formazione del diminutivo, che si effettua aggiungendo le desinenze -ico e -ica, mentre nello spagnolo standard bisogna aggiungere -ito e -ita. Ci sono poi molte espressioni e parole proprie dell'isola, come vedremo tra poco, chiamati "cubanismi".
Quindi, dire che a Cuba la lingua parlata è lo spagnolo è un'informazione corretta, ma non del tutto completa. Uno spagnolo madrileno può comunicare e comprendere un abitante di Cuba, sì, ma di certo noterà numerose differenze e potrebbe persino riscontrare delle difficoltà. Ciononostante, però, conoscere lo spagnolo peninsulare è più che sufficiente per vivere, lavorare o semplicemente comunicare a Cuba durante una vacanza. E con noi di Sprachcaffe puoi acquisire e rafforzare questa competenza linguistica direttamente con una vacanza a studio a L'Avana, la straordinaria capitale di Cuba! In questo modo potrai notare da te le differenze tra spagnolo e spagnolo cubano, e metterle in pratica direttamente sul posto.
Creolo haitiano
Il creolo haitiano è una lingua tipica di Haiti che nasce come semplificazione del francese, a cui somiglia molto per certi versi. A Cuba la lingua haitiana è utilizzata da 300.000 persone oggi, soprattutto per motivi storici: durante il periodo della rivoluzione haitiana dell'inizio del XVIII secolo, furono molti gli schiavi neri immigrati sull'isola, che di conseguenza portarono qui la lingua. Con il passare dei secoli, poi, iniziarono ad arrivarne sempre di più, a lavorare principalmente come braccianti nelle fattorie di canna da zucchero, e pian piano la lingua si è fatta sempre più dominante all'interno del Paese.
Oggi il creolo haitiano è parlato correttamente anche da moltissimi cubani non originari di Haiti, e a dimostrazione di questo fatto è stato persino istituito un programma radiofonico a L'Avana tenuto interamente in creolo haitiano.
Altre lingue parlate a Cuba
Vi sono poi alcune altre lingue parlate nella Repubblica di Cuba, seppure non riconosciute come ufficiali.
- Lucumí: si tratta di una lingua minore comune sull'isola, influenzata fortemente dalla lingua yoruba parlata prevalentemente in Africa occidentale. Possiamo dire che sia un miscuglio di spagnolo e di diverse lingue bantu, pertanto non è molto semplice da applicare.
Il lucumí è considerato una lingua liturgica: ciò significa che viene utilizzato solo come seconda lingua dai professionisti della Santeria, una religione originaria di Cuba che trova le sue origini sempre dalla religione Yoruba. Per queste ragioni, non esistono madrelingua della lingua Lucumí. - Gallego: è la variante di spagnolo parlata nella regione della Galizia che risulta essere molto più simile al portoghese di quanto, probabilmente, non lo sia allo spagnolo classico. A Cuba la lingua galiziana viene utilizzata principalmente dagli abitanti della Galizia espatriati che hanno trovato la loro nuova dimora sull'isola, e che si concentrano prevalentemente nelle grandi città.
- Corso: infine, un'altra delle lingue diffuse a Cuba è il corso, portato sull'isola dagli immigrati italiani. La lingua proviene dalle regioni francese e italiana di Corsica e Sardegna, e condivide lo stesso ceppo linguistico del toscano. È piuttosto comune sentire parlare corso a Cuba.
Ci sono poi piccole percentuali di locutori che parlano francese e italiano, ma è anche possibile, seppur raramente, imbattersi in persone che parlano russo e tedesco.
I cubani condividono con la maggior parte degli ispanoparlanti la riluttanza all'apprendimento e all'utilizzo dell'inglese. Se ti troverai sull'isola come turista, probabilmente riuscirai a cavartela nelle zone più turistiche, ma in genere gli abitanti di Cuba non parlano questa lingua e preferiscono che tu ti rivolga a loro in spagnolo.
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Cubanismo e differenze con lo spagnolo
Come abbiamo scoperto poco fa, spagnolo cubano e spagnolo classico presentano molte differenze. Basti pensare alla parola "Vale", usatissima nella penisola per dire semplicemente "Okay, va bene, d'accordo": a Cuba assume tutt'altro significato, e suona più come un "Dacci un taglio!". Non sentirai mai utilizzare "vosotros" per indicare la seconda persona plurale, perché a Cuba non esiste: al suo posto si utilizza soltanto "ustedes", che in castigliano rappresenta invece la forma più educata da utilizzare con le persone adulte.
O ancora, in spagnolo diciamo "coche" per indicare l'automobile: a Cuba invece si dice "carro", che corrisponde esattamente alla traduzione portoghese dello stesso termine. Un fatto curioso? Anche in spagnolo esiste la parola "carro", che però significa "carrozza di cavalli". E sai come traduciamo questa parola in spagnolo cubano? Proprio "coche".
Attenzione, poi, alla parola "papaya", che mentre in castigliano è il semplice frutto che tutti conosciamo, a Cuba rappresenta l'apparato genitale femminile.
Insomma, esistono delle piccole ma importanti differenze che possono risultare fuorvianti a una persona che si approccia per la prima volta allo spagnolo cubano, ma niente che impedisca in alcun modo la comprensione. Oltre a queste differenze, poi, lo spagnolo cubano presenta vocaboli propri, ma anche vere e proprie espressioni che potrai sentire solo a Cuba. Qualche esempio di cubanismo:
- Asere, ¿qué bolá? = è traducibile come "amico, come va?" ed è una espressione usatissima a Cuba come forma di saluto cordiale e amichevole. Possiamo paragonarlo al "qué tal" spagnolo, che significa "come stai? come va?" ma che in realtà non si aspetta davvero una risposta.
- Hacer la botella = letteralmente "fare la bottiglia", questa espressione indica l'azione di chiedere l'autostop.
- Aguanta un mes = la traduzione letterale è "aspetta un mese", ma in realtà significa molto più semplicemente "non precipitarti", oppure "aspetta un minuto". È che i cubani sono famosi per la loro mania di esagerare, e quindi anche in questo caso un minuto diventa un mese.
- Tu maletín = Maletín significa valigetta, ma in questo caso traduciamo l'espressione come "affari tuoi", della serie che non mi interessa e non voglio che mi immischi. Probabilmente il termine si usa in questo modo perché generalmente la valigetta è simbolo del business, ovvero proprio degli affari.
- Te pones como picones = si dice a qualcuno per fargli capire che è proprio pesante.
- Cómprate un piano = questo pittoresco invito, invece, si utilizza nel caso in cui qualcuno risulti particolarmente monotematico, e lo si voglia esortare a smetterla di ripetersi e cambiare argomento.
- Tírame un cabo = letteralmente "lanciami una corda", in realtà è un'espressione metaforica per chiedere a qualcuno di darci una mano. Sempre per la questione dell'esagerazione, fa riferimento a quelle situazioni da cui è possibile uscire grazie all'aiuto, per l'appunto, di una corda.
- Tu cuarto de hora pasó = la versione cubana per dire a qualcuno che "ha perso il suo treno", ovvero che non è stato capace di cogliere l'attimo quando poteva.
- Señorita = questa non è proprio una parola tipica dello spagnolo cubana, ma è il suo utilizzo ciò a cui devi prestare attenzione. Dovrai rivolgerti con questo termine a tutte le donne cubane con cui ti troverai a interagire, anche a quelle sposate e anche a quelle più anziane.