Sagrada Familia, quando sarà finita?

Tutte le info sul fine lavori e progetto finale della Sagrada Familia

Questa è una di quelle domande che tutti ci poniamo, e forse non ha ancora una risposta: ma la Sagrada Familia quando sarà finita definitivamente?   Tra i capolavori architettonici più celebri del mondo, infatti, questa imponente basilica non è stata ancora, al giorno d’oggi, portata a termine.

Eppure, è comunque riuscita a diventare un simbolo indiscusso della città che la ospita, ovvero Barcellona: un bel risultato, considerando che per vederne il progetto finale bisogna aspettare ancora. 

Iniziata nel 1882 e progettata dall’architetto catalano Antoni Gaudí, la Sagrada Familia ha già affascinato milioni e milioni di visitatori, e continua a farlo ogni giorno, ma sono in molti a chiedersi perché i lavori non siano ancora terminati. Cerchiamo di scoprirlo in questo articolo, analizzando il progetto finale e la data prevista per la fine delle opere su questa meraviglia ancora incompiuta. Spoiler: forse ci siamo quasi. 

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Perché la Sagrada Familia non è finita?

Innanzitutto, considerando che sono quasi centocinquant'anni che la Sagrada Familia risulta in costruzione, una domanda che sorge spontanea è per quale ragione non sia ancora stata portata a termine. Perché ci vuole così tanto tempo per poterla finire? Sì che è una costruzione imponente e maestosa, ma non lo è più di molte altre che, nell'effettivo, sono state ultimate in meno tempo.

La risposta è presto detta, in un certo senso: la fine dei lavori sulla Sagrada Familia è ancora lontana a causa di diversi fattori, legati ad aspetti differenti che vanno a intrecciarsi tra di loro.


Innanzitutto, è stata principalmente la complessità del progetto a rallentare le cose. Il disegno della Sagrada Familia, ideato dall'architetto locale Antoni Gaudí, è difatti estremamente complesso. La basilica richiede un'attenzione ai dettagli e tecniche di costruzione molto avanzate, che Gaudí stesso non riuscì a completare durante la sua vita. Ed egli, considera, lavorò sul progetto per oltre quarant'anni. Ma quando morì, nel 1926, ancora era stata completata solo una piccola parte di questa basilica così articolata.

Il secondo motivo che ha rallentato i lavori sulla Sagrada Familia e ha fatto sì che ancora oggi non fosse completata è il modo in cui viene finanziato il progetto. Infatti, la basilica è sovvenzionata principalmente attraverso donazioni private, e attraverso il prezzo dei biglietti di ingresso. Non riceve dunque né fondi da parte dello Stato né da parte della Chiesa: il progresso dei lavori dipende moltissimo dalla disponibilità economica, che non è stabile ma cambia nel tempo a seconda della quantità di donazioni che arrivano. E nemmeno il turismo è sempre stabile: Barcellona è una città che non ha stagione per essere visitata, ma ci sono stati periodi, in questi 150 anni, in cui l'afflusso è stato minore. Per esempio negli anni della pandemia da Covid-19, quando i viaggi erano proibiti, si riscontrò una drastica diminuzione delle entrate provenienti dal costo dei biglietti.

I motivi per cui questa epopea sembra non avere fine non si fermano qui, ma proseguono con le guerre e gli eventi storici a cui l'edificio è stata soggetta nel tempo. I lavori di costruzione della Sagrada Familia hanno subito numerose interruzioni a causa di eventi come la Guerra Civile Spagnola (1936-1939), durante la quale, per altro, parte dei progetti di Gaudí furono distrutti. La ricostruzione e il recupero dei piani originali hanno richiesto tempo e risorse.

Solo con l'avvento delle tecnologie moderne, come il software di modellazione 3D, è stato possibile accelerare la costruzione negli ultimi decenni. Nonostante ciò, a rallentare il processo vi è comunque il rispetto per la visione di Gaudí, così come l'attenzione ai dettagli che viene posta in ogni parte di questa maestosa basilica.

Storia e costruzione della basilica

La costruzione della Sagrada Familia ebbe inizio nel 1882, grazie all'iniziativa di Josep Maria Bocabella, un libraio devoto che voleva costruire una chiesa dedicata alla Famiglia Sacra. Non molti sanno che inizialmente il progetto fu affidato ad un altro architetto, ovvero Francisco de Paula del Villar, il quale concepì il progetto per la realizzazione di una chiesa neogotica tradizionale. A causa di alcuni disaccordi, però, Villar stesso decise di dimettersi e fu a quel punto che il progetto venne affidato al giovane Antoni Gaudí, l'anno dopo, nel 1883. All'epoca, aveva circa trent'anni.

Quando Gaudí prese il controllo del progetto, trasformò radicalmente quella che era stata l'idea iniziale di Villar. Gaudí immaginò una basilica grandiosa, un'opera visionaria in cui elementi naturali, simbolismi religiosi e architettura si fondessero in modo unico e mai visto prima, in nessun altro edificio simile nel mondo. L'architetto dedicò il resto della sua vita a questo progetto, lavorandoci per oltre quarant'anni, di cui gli ultimi quindici in maniera quasi esclusiva.

Gaudí concepì la basilica come un libro di pietra, in cui ogni dettaglio architettonico avesse un significato simbolico e spirituale. La struttura sarebbe stata composta da diciotto torri: dodici erano dedicate agli apostoli, quattro agli evangelisti, una alla Vergine Maria e una, la più alta, a Gesù Cristo.

Durante la vita del visionario architetto furono però costruite soltanto la cripta (iniziata per altro da Villar) e parte della facciata della Natività, una delle tre facciate principali, che rappresenta la nascita di Cristo. Questa facciata, riccamente decorata con sculture di scene bibliche e motivi naturali, riflette l'amore di Gaudí per la natura come fonte di ispirazione.

Gaudí morì improvvisamente nel 1926 a causa di un incidente stradale, lasciando incompiuta la sua opera. Fino a quel momento, era stata costruita solo una parte del grande monumento -anche piuttosto piccola in confronto al progetto generale-, ma Gaudí aveva lasciato disegni e modelli per guidare il completamento dei lavori.

La costruzione della Sagrada Familia proseguì dopo la morte di Gaudí, ma subì un duro colpo durante la Guerra Civile Spagnola (1936-1939). Durante il conflitto, parti della basilica furono danneggiate e molti dei progetti e dei modelli originali di Gaudí vennero distrutti. La ricostruzione e il restauro di questi modelli richiesero anni di lavoro.

Negli anni successivi, vari architetti hanno continuato il progetto cercando di rimanere fedeli alla visione di Gaudí. A partire dagli anni '50, i lavori sono ripresi in maniera più regolare, con la costruzione delle facciate, delle torri e delle navate interne.

È stato poi con l'avvento delle tecnologie moderne, in particolare la progettazione computerizzata e la stampa 3D, che i lavori sulla Sagrada Familia hanno subito un'accelerazione. Diciamo, a partire dagli anni 2000. Questi strumenti hanno permesso di realizzare le forme complesse e organiche che Gaudí aveva immaginato ma che non erano tecnologicamente realizzabili ai suoi tempi.

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La distruzione della Sagrada Familia

Come avrai capito, il rallentamento del progetto è avvenuto anche e soprattutto a causa di movimenti difficili che la Sagrada Familia ha dovuto attraversare nel corso della sua costruzione. L'episodio più drammatico è legato alla parziale distruzione che ha subito durante la Guerra Civile Spagnola.

Nel 1936, allo scoppio di questo conflitto, la Spagna fu attraversata da un'ondata di violenza e distruzione. In particolare, Barcellona, la città in cui si trova la Sagrada Familia, fu teatro di scontri tra le forze repubblicane, sostenute in parte dagli anarchici e dai comunisti, e le forze nazionaliste guidate dal generale Francisco Franco. Durante questa fase di disordine, molte chiese e simboli religiosi furono presi di mira dai gruppi anticlericali, poiché la Chiesa cattolica era vista come alleata del regime autoritario.

E, come era possibile immaginarsi, la Sagrada Familia non fu risparmiata dalla furia distruttrice. Era ancora il 1936 quando i rivoluzionari anarchici attaccarono il tempio in costruzione, devastando in particolare il laboratorio di Antoni Gaudí, che si trovava all'interno del complesso. In questo laboratorio, Gaudí aveva conservato gran parte dei modelli originali, disegni, schizzi e studi per la costruzione della basilica.

Durante l'assalto, gran parte del materiale progettuale di Gaudí fu distrutto o gravemente danneggiato. Molti dei suoi modelli in gesso e le note dettagliate, che avrebbero dovuto guidare i futuri architetti nella realizzazione della basilica, furono bruciati o vandalizzati. Questo fu un colpo devastante per il progetto, poiché Gaudí aveva lasciato poche istruzioni scritte su come completare la sua opera, affidando gran parte del lavoro alle sue maquette e ai suoi disegni tridimensionali.

Dopo la fine della guerra civile, gli architetti incaricati della continuazione dei lavori si trovarono di fronte alla sfida di ricostruire il progetto senza la guida diretta di Gaudí. Il lavoro di recupero e restauro dei modelli danneggiati fu un processo lungo e laborioso. Alcuni frammenti furono meticolosamente raccolti e restaurati, mentre molti altri dettagli vennero ricreati basandosi sulle poche fonti rimaste e sulle testimonianze dei collaboratori di Gaudí.

Negli anni successivi, grazie all'impegno degli architetti e alle tecnologie moderne, fu possibile riprendere la costruzione della Sagrada Familia, pur con inevitabili modifiche rispetto al progetto originario di Gaudí. Tuttavia, l'essenza della visione del grande architetto è stata mantenuta, grazie alla dedizione di coloro che hanno continuato a lavorare sul progetto.

Nonostante la distruzione subita, la Sagrada Familia è oggi uno dei monumenti più famosi e visitati al mondo. La sua storia travagliata, compresa la parziale distruzione durante la guerra, aggiunge una dimensione di resilienza e continuità a un'opera che rappresenta la fusione tra arte, fede e architettura.

Progetto finale della Sagrada Familia: cosa manca?

Il progetto finale della Sagrada Familia prevede il completamento di diverse sezioni e torri, oltre a dettagli architettonici e decorativi che ancora mancano per realizzare pienamente la visione di Gaudí.

Come detto, la Sagrada Familia completa sarà composta da 18 torri, molte delle quali già costruite. Le torri centrali più alte, comprese le più simboliche, devono però ancora essere ultimate:

  1. La torre di Gesù Cristo, ovvero la più alta di tutte -raggiungerà i 172,5 metri- non è ancora completa. La sua presenza renderà la Sagrada Familia l'edificio religioso più alto d'Europa.
  2. Le torri degli Evangelisti sono in corso di costruzione, e circonderanno la torre dedicata a Gesù.
  3. La torre della Vergine Maria è l'unica tra le principali già completata. I lavori sono terminati nel 2021.

Tra le tre facciate principali -Natività, Passione e Gloria-, quest'ultima è ad oggi la meno sviluppata. Sarà la facciata di accesso principale alla basilica, una volta completata. Le altre due, seppur già costruite, non sono ancora del tutto finite. Devono essere aggiunti dettagli scultorei e simbolici per completare la visione originale dell'architetto catalano.

Anche se gli interni della Sagrada Familia sono già notevolmente sviluppati, mancano ancora alcuni dettagli decorativi, come elementi scultorei e decorazioni che Gaudí aveva immaginato. L'accento finale sarà dato da vari particolari legati a figure bibliche e simboliche, sia all'interno che all'esterno della basilica.

Il progetto di Gaudí includeva anche dei giardini e delle piazze a circondare la Sagrada Familia, che devono ancora essere completati o migliorati. L'idea era di creare uno spazio naturale che circondasse il tempio, armonizzando la basilica con la città di Barcellona.

Fine lavori Sagrada Familia: le previsioni

La Sagrada Familia è molto più di un edificio: è una testimonianza vivente della fede e della dedizione all'arte di Antoni Gaudí. Nonostante i suoi 140 anni e oltre di lavori, è considerata uno degli edifici più visitati al mondo e continua ad affascinare milioni di persone con la sua combinazione unica di estetica gotica e innovazione modernista.

E, finalmente, sembriamo essere vicini alla fine di questa epopea. Nonostante i rallentamenti, le sfortune subite e i periodi di stallo come durante la pandemia, le previsioni sulla fine dei lavori alla Sagrada Familia parlano chiaro: il 2026 pare essere l'anno giusto.

È stata fissata questa data per far combaciare la fine del progetto al centenario della morte di Antoni Gaudí, perciò i lavori stanno procedendo a manetta in modo da riuscire a rientrare in questa scadenza. Se si riuscisse a rispettare quella data, si tratterebbe in tutto di 144 anni di lavoro. Tanti, forse, ma di certo ne sarà valsa la pena: un edificio così imponente, simbolico, evocativo e capace di resistere al tempo e a ogni tipo di evento, difficilmente lo rivedremo in questo mondo. E se tutto va bene, abbiamo il privilegio di assistere alla fine di un'opera cominciata non nel secolo scorso, ma in quello prima ancora.