Uso del punto interrogativo ed esclamativo per la punteggiatura spagnola

Come utilizzare la punteggiatura spagnola? Differenze con l’italiano

La lingua spagnola è di per sé molto simile all’italiano, e infatti per noi riuscire a impararla correttamente non è poi così difficile: i due idiomi condividono molte regole grammaticali, così come gran parte del lessico. La punteggiatura spagnola, però, rappresenta un argomento che differenzia moltissimo questa lingua dall’italiano, e più in generale da quasi tutte le altre lingue del mondo.

 

Basta approcciarsi per la prima volta a un testo spagnolo per notare differenze nel come vengono rappresentati alcuni segni di interpunzione, come per esempio il punto interrogativo spagnolo. Ma come funziona, esattamente?

In questo articolo di Sprachcaffe approfondiremo l’argomento della punteggiatura spagnola e scopriremo perché presenta queste caratteristiche così insolite rispetto alle altre lingue.

Punteggiatura spagnola: caratteristiche e utilizzo

In generale, la punteggiatura spagnola è composta da segni e simboli pressoché identici a quelli presenti nella lingua italiana. Ognuno di essi serve a suddividere il testo e a permettere a chi legge una frase di dare la giusta intonazione, di fare le pause necessarie e comprendere appieno il significato del periodo.

I principali segni di interpunzione tipi della lingua spagnola sono:

  • Acento agudo, accento acuto (´): lo distinguiamo perché è l'accento che parte in basso a sinistra per puntare in alto verso destra. In spagnolo esiste solo l'accento acuto, che troviamo su tutte le vocali: á - é - í - ó - ú. L'utilizzo degli accenti in spagnolo è molto frequente, pertanto è importante ricordare di scriverli sempre nel modo corretto: per esempio, nella parola "como" che significa "come" solitamente non mettiamo l'accento, ma lo scriviamo quando introduce una domanda.

    Esempi:
    ¿Cómo puedo ayudarte? = Come posso aiutarti?
    Yo como arándanos. = Mangio mirtilli.
  • Tilde (~): è un grafema tipico sia dello spagnolo castigliano sia del portoghese, che serve per rappresentare il suono nasale-palatale della lettera ñ, chiamata eñe.
    Questa lettera è proprio un simbolo della lingua, e la tilde rappresenta il più tipico segno di punteggiatura spagnola, capace di trasformare una semplice n in un suono simile al nostro -gn.

    Esempi:
    Este año me voy de vacaciones a Francia. = Quest'anno vado in vacanza in Francia.
    Es un recuerdo de mi niñez. È un ricordo della mia infanzia.
  • Diéresis o crema (¨): si tratta di due puntini da mettere sopra una vocale per, nel caso dello spagnolo, indicare che va pronunciata. Si utilizza sulla vocale "u" negli insiemi di lettere "güe" e "güi", perché di solito in questi casi la "u" non deve essere pronunciata.
    Esempi:
    cigüeña = cicogna.
    pingüino = pinguino.

Poi abbiamo i segni di punteggiatura spagnola più classici, che sono presenti anche nella lingua italiana e che utilizziamo negli stessi casi:

  • Punto final (.): il nostro punto fermo, viene utilizzato in spagnolo per indicare la fine di un periodo. Dopo un punto, si comincia una nuova frase con la lettera maiuscola.

    Me voy. ¡Nos vemos pronto! = Me ne vado. Ci vediamo!
  • Coma (,): corrisponde alla virgola, e si utilizza per separare gli elementi di un elenco, scrivere i numeri decimali, introdurre una frase dopo un vocativo oppure, semplicemente, per spezzare il periodo e far capire al lettore che lì deve fare una pausa.

    Maria, ven aquí. = Maria, vieni qui.
    Compré melocotones, manzanas, leche y cacahuetes. = Ho comprato pesche, mele, latte e arachidi.
    Tengo que pagar 4,50€. Devo pagare 4,50€.
  • Puntos suspensivos (...): sono i nostri puntini di sospensione che utilizziamo, per l'appunto, per lasciare una frase in sospeso oppure per far intendere che un elenco continua.
    Y si en cambio = E se invece…
    Tenemos de todo: zanahorias, apio, cebollas, tomates = Abbiamo di tutto: carote, sedano, cipolla, pomodori…
  • Dos puntos (:): corrispondente ai nostri due punti, è un segno della punteggiatura spagnola che si utilizza per introdurre un elenco, scrivere l'ora, introdurre un discorso diretto oppure per spiegare la frase precedente.

    Sonó el timbre: ya eran las 4 en punto. = Suonò il campanello: erano già le quattro. Luego él dijo: "Aquí estoy". = Poi lui disse: "Eccomi qui".
    Son las 5:45. = Sono le 5:45. (Possiamo scriverlo anche con il punto.)
  • Punto y coma (;): anch'esso presente nella lingua italiana con il nome di punto e virgola, è il segno di mezzo che si utilizza per fare una pausa più breve rispetto a quella prevista con il punto, ma maggiore rispetto a quella segnata dalla virgola. Non si usa granché né in spagnolo né in italiano.

    Se suponía que iba a ir al cumpleaños de María pero se estaba haciendo tarde y también había empezado a llover, así que decidí irme a casa; Iba a darle un bonito regalo unos días después. = Dovevo andare al compleanno di Maria ma si era fatto tardi e aveva anche iniziato a piovere, così decisi di tornare a casa; le avrei fatto un bel regalo qualche giorno dopo.

Naturalmente, poi, nella punteggiatura spagnola troviamo anche segni come la parentesi (el parentesis), il trattino basso (guion), il trattino alto (raya), l'asterisco e le virgolette (comillas), da utilizzare negli stessi modi in cui li applicheremmo nella lingua italiana.

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Punto interrogativo spagnolo: come si usa e perché

Ciò che invece differenzia di gran lunga lo spagnolo dalla maggior parte delle lingue del mondo è l'uso del punto interrogativo e del punto esclamativo.

Iniziamo vedendo il punto interrogativo spagnolo, che in realtà non è rappresentato da un solo segno di interpunzione come accade di solito, ma da due simboli diversi.

  • ¿, che chiamiamo principio de interrogación (inizio della domanda);
  • ?, che chiamiamo fin de interrogación (fine della domanda).

In spagnolo, poniamo il simbolo ¿ nel punto in cui comincia la frase interrogativa, che non deve necessariamente coincidere con l'inizio del periodo, e mettiamo invece il simbolo ? alla fine della domanda.

Esempi:
¿Hola, cómo te llamas? = Ciao, come ti chiami?

Fui al supermercado, ¿por qué no me dijiste que necesitabas ajo? = Sono andato al supermercato, perché non mi hai detto che ti serviva l'aglio?

No recuerdo, ¿puedes pasarme el diario por favor? = Non mi ricordo, mi passi l'agenda per favore?

Questo modo di utilizzare la punteggiatura interrogativa è molto tipico dello spagnolo, ma non è l'unica lingua in cui si utilizza: oggi questa regola fa parte anche del galiziano (lingua ufficiale della Galizia) e della lingua Waray, parlata nelle Filippine.

Ma a cosa è dovuta questa scelta? Si tratta di una vecchia regola stabilita dalla Real Academia Española risalente al 1754, che serviva come stratagemma per rendere più semplice la lettura. Se una persona sa esattamente in che punto inizia una domanda, allora sarà più semplice adeguare l'intonazione alla forma interrogativa sin da subito. In alcuni casi, infatti, la sintassi di una frase può non dare alcuna informazione sul fatto che sia in realtà una domanda, e ci si trova a leggerla con l'intonazione sbagliata fino alla fine, quando ci si imbatte nel punto interrogativo. Grazie al simbolo ¿, invece, questo non può accadere.

All'inizio l'idea era di utilizzare il punto interrogativo e il punto esclamativo contrario soprattutto per le frasi a cui si voleva dare un tono ironico, ma alla fine la regola ha preso piede ed è stata applicata a tutte le domande in generale, a prescindere dalle finalità.

Anche se questa particolarità della punteggiatura spagnola forma parte integrante della lingua e della cultura, ultimamente si sta un po' perdendo l'abitudine, e sempre più persone che parlano e scrivono in spagnolo "dimenticano" il punto interrogativo al contrario all'inizio della frase. Se deciderai di affrontare un anno di studi in Spagna per affinare le tue competenze linguistiche nei confronti dello spagnolo, ti renderai conto tu stesso che le persone più giovani, soprattutto nelle chat, spesso e volentieri tralasciano il simbolo ¿ per comodità, anche se oggi ometterlo è ancora considerato un errore di ortografia.

Punto esclamativo contrario in spagnolo

Lo stesso discorso vale anche per le esclamazioni. In spagnolo non ci si limita a porre il segno di interpunzione alla fine di una frase per conferirle la giusta enfasi, ma si mette anche il punto esclamativo contrario all'inizio.

  • ¡ = principio de exclamación (inizio dell'esclamazione)
  • ! = fin de exclamación (fine dell'esclamazione)

Il concetto è lo stesso: in questo modo, è più facile individuare l'esatto punto in cui bisogna cambiare intonazione e porre più enfasi nelle parole pronunciate. Questo semplifica di molto la lettura ad alta voce dei testi più lunghi e fitti.

Qualche esempio per vedere come appare in una frase il punto esclamativo al contrario:

¡Ay! Una abeja me picó. = Ahia! Mi ha punto un'ape.

¡Vuelve aquí! Quería decirte algo antes de que te vayas. = Torna qui! Volevo dirti una cosa prima che te ne andassi.

Fue un placer. ¡Pronto nos veremos! = È stato un piacere. Ci vediamo presto!

In alcuni casi possiamo scegliere di utilizzare il punto esclamativo e il punto interrogativo spagnolo allo stesso tempo. Questo serve per cambiare del tutto il tono di una frase, rendendolo -a seconda del contesto- più spaventato, sorpreso, preoccupato o arrabbiato.

Esempi:
¡¿Qué estás haciendo?! = Che stai facendo?!
Qui il tono è decisamente arrabbiato, perché forse chi parla sta notando che l'altra persona fa qualcosa che non dovrebbe assolutamente fare, come spiare dietro una porta o mangiare la torta su cui c'era scritto "non toccare".
¿Qué estás haciendo? = Che stai facendo?
In questo caso, invece, si tratta di una domanda tranquilla. Semplicemente, chi sta facendo la domanda è curioso di sapere in cosa è indaffarata l'altra persona.

¡¿De verdad estás diciendo?! = Stai dicendo sul serio?!
In questa frase il tono dipende sicuramente dal contesto, ma con grande probabilità potrebbe trattarsi di sarcasmo. È la tipica risposta che si dà quando qualcuno dice qualcosa di banale e ovvio. In altri casi, però, potrebbe esserci una nota di preoccupazione, e potrebbe essere, per esempio, la risposta da utilizzare quando qualcuno ci dice che ha dimenticato il portafoglio a casa mentre siamo in aeroporto pronti per partire.