L'imperfetto in francese, chiamato "imparfait", è un tempo verbale del modo indicativo che viene utilizzato per descrivere azioni abituali, ripetute o in corso di svolgimento nel passato.
In primis, però, dobbiamo concentrarci sul fatto che è un tempo passato, che ci permette quindi di cominciare a esprimere concetti e azioni già avvenute.
Corrisponde esattamente al tempo imperfetto che abbiamo in italiano, perciò non avrai problemi nelle traduzioni. Un esempio:
- je mangeais → io mangiavo
In generale, l'imperfetto francese è un tempo verbale molto utile per raccontare storie nel passato, descrivere abitudini passate o fornire dettagli e sfumature a una narrazione. È spesso usato insieme al passato prossimo per fornire un quadro completo delle azioni passate.
Come si forma l'imperfetto in francese?
Ma come si forma l'imperfetto in francese? Come tutti gli altri tempi verbali della lingua francese, anche il tempo imperfetto ha le sue desinenze distintive, che lo rendono riconoscibile e facilmente individuabile.
Sappiamo, però, che i verbi in francese si dividono in diversi gruppi: come funziona per le desinenze? Per nostra fortuna, le desinenze dell'imperfetto sono le stesse per tutti i verbi, indipendentemente dal loro gruppo di coniugazione.
Ecco come si forma l'imperfetto per i verbi regolari:
Radice del verbo + desinenza dell'imperfetto
La radice da considerare si ricava togliendo la desinenza -ons dal presente della forma coniugata con nous del verbo.
Esempio: da Nous parlons → -parl
A questa radice, le desinenze da aggiungere sono le seguenti:
- Je (io) : -ais
- Tu (tu) : -ais
- Il/Elle/On (egli/ella/si) : -ait
- Nous (noi) : -ions
- Vous (voi) : -iez
- Ils/Elles (essi/esse) : -aient
Ad esempio, consideriamo il verbo parler (parlare):
- Je parlais → io parlavo
- Tu parlais → tu parlavi
- Il/Elle/On parlait → egli/ella/si parlava
- Nous parlions → noi parlavamo
- Vous parliez → voi parlavate
- Ils/Elles parlaient → essi/esse parlavano
Fino a qui, molto semplice: la prima e la seconda persona singolare condividono la desinenza, perciò giusto in quel caso c'è da fare un po' di attenzione in più per quanto riguarda il contesto in cui si trova l'imperfetto francese da considerare.
Per il resto, tutte le desinenze sono ben riconoscibili e richiamano le corrispondenti al tempo presente, perciò non dovresti trovare grandi difficoltà nel riconoscerle e utilizzarle correttamente. Attenzione solo alla "i" che troviamo nelle forme plurali, che fa parte della desinenza stessa ed è quella che permette di distinguere il presente dall'imperfetto francese.
- Nous parlons → noi parliamo
- Nous parlions → noi parlavamo
Per i verbi irregolari, invece, la radice del verbo può cambiare leggermente, ma le desinenze rimangono le stesse.
Ad esempio, il verbo "être" (essere):
- J'étais (io ero)
- Tu étais (tu eri)
- Il/Elle/On était (egli/ella/si era)
- Nous étions (noi eravamo)
- Vous étiez (voi eravate)
- Ils/Elles étaient (essi/esse erano)
Come spesso accade, i verbi irregolari sono anche quelli più comuni: basti pensare all'esempio che abbiamo appena visto, che è il verbo essere. Per questa ragione, studiarli sin da subito è fondamentale, ma come puoi vedere non presentano irregolarità estreme e sono comunque facilmente riconoscibili.
In generale, l'imperfetto in francese è un tempo verbale relativamente semplice da formare, poiché le desinenze sono uniformi per tutti i verbi, anche se le radici dei verbi irregolari possono variare.