Parti del discorso in inglese

Le nove parti variabili e invariabili del discorso in inglese spiegate

In inglese, come in molte altre lingue, le parole sono classificate in categorie grammaticali chiamate parti del discorso.

Ognuna di queste categorie riflette il ruolo preciso che le parole andranno ad assumere all'interno della frase, contribuendo così alla sua costruzione e al suo significato.

Riconoscere le parti del discorso in inglese è molto importante, quindi, per riuscire a utilizzare e padroneggiare al meglio questa lingua, individuando al meglio la funzione che ognuna di loro svolge all'interno di un contesto strutturato. Ne esistono nove principali, suddivise tra variabili e invariabili, e possono servire a esprimere azioni, collegare idee, descrivere caratteristiche o indicare posizioni.

In questa pagina Sprachcaffe, andremo ad approfondire insieme le nove parti del discorso della grammatica inglese, spiegandoti in modo chiaro -e con esempi concreti!- le loro caratteristiche e il loro utilizzo.

Che cosa significa parte del discorso

Una parte del discorso è una categoria grammaticale che serve a classificare le parole in base alla funzione che svolgono all'interno di una frase. Ogni parola in una lingua svolge infatti un ruolo specifico, che può anche cambiare a seconda della frase in cui è inserita: vale a dire che, una stessa parola, può svolgere anche ruoli diversi se si trova in diversi contesti.

Ad ogni modo, le parti del discorso ci servono per identificare e organizzare le funzioni che svolgono le parole. Per esempio, sia in italiano che in inglese, le parole possono esprimere azioni, indicare delle quantità, descrivere oggetti o persone, collegare frasi tra di loro e così via.

In sintesi, le parti del discorso sono uno strumento grammaticale utile per capire come le parole lavorano insieme per formare frasi di senso compiuto.

Le nove parti del discorso in inglese spiegate

Tipo di parola Definizione Esempio
Noun (Sostantivo) Denota persona, luogo, cosa, evento o concetto. apple, dog, car
Pronouns (Pronome) Sostituisce il sostantivo o un'altra parte del discorso per parlare in modo efficiente. He, I, We
Adjectives (Aggettivi) Descrive un sostantivo o un pronome in modo più dettagliato. beautiful, scary, nice
Adverbs (Avverbi) Descrive più da vicino il verbo, l'aggettivo o un altro avverbio daily, annually, extremely
Prepositions (Preposizioni)) Esprime luogo, tempo, direzione, relazione con un altro tipo di parola. up, down, after
Conjunctions (Congiunzioni)) Una congiunzione è una parola che collega parole, frasi o parti di frasi and, or, so
Interjections (Interiezioni)) Esprimere emozioni, stati d'animo o sensazioni. Ahh!, Whoa!, Oops!
Articles (Articoli) Accompagna i sostantivi e ne determina l'accuratezza. a, an, the

Quali sono le nove parti del discorso in inglese

Data la dovuta definizione, entriamo adesso nel merito delle nove parti del discorso in inglese: quali sono?

  1. Nome (o sostantivo)
  2. Pronome
  3. Aggettivo
  4. Avverbio
  5. Determiner
  6. Verbo
  7. Preposizione
  8. Congiunzione
  9. Interiezione

Se ricordi un po' delle basi di grammatica italiana, riconoscerai molti punti in comune, ma anche un paio di differenze. Infatti, in italiano abbiamo dieci parti del discorso: a quelle che vedi, si aggiunge anche l'esclamazione, che invece in inglese non è considerata parte a sé ma viene inglobata nell'interiezione.

Un'altra differenza, poi, è il punto numero 5: mentre noi abbiamo gli articoli, in lingua inglese ci sono i determiner, che comprendono anche gli articoli, ma sono un gruppo più ampio.

Niente paura, però: adesso approfondiremo ognuna di queste parti variabili e invariabili del discorso più nel dettaglio, scoprendone caratteristiche e casi di utilizzo.

1. Nome (o sostantivo)

Il nome -o sostantivo- (in inglese noun) è una delle parti del discorso più importanti e ampiamente usate in ogni lingua, e così anche in inglese.

Serve a indicare persone, animali, cose, luoghi, idee o concetti astratti: per questa ragione, i sostantivi giocano un ruolo cruciale nella costruzione delle frasi, fungendo spesso da soggetti, oggetti o complementi.

I nomi si suddividono in comuni e propri:

  • Sostantivi comuni (common nouns): sono i nomi generici che indicano persone, cose o luoghi in modo generale, senza specificità. Non si scrivono con la lettera maiuscola, a meno che non siano all'inizio di una frase.

    -cat → gatto
    -city → città
    -book → libro
    -student → studente
    -fireman → pompiere
  • Sostantivi propri (proper nouns): indicano nomi specifici di persone, luoghi oppure oggetti unici come titoli di film e libri, e si scrivono sempre con l'iniziale maiuscola.

    -John
    -London
    -The Bible

Possiamo dividere i nomi anche tra concreti, che si riferiscono a cose fisiche che possono essere percepite dai cinque sensi, oppure astratti, che si riferiscono invece a idee, qualità o concetti intangibili.

Esempi:
-apple → mela (la posso toccare, gustare, vedere ecc. → nome concreto)

-freedom → libertà (la posso percepire ma non con i cinque sensi → nome astratto)

Inoltre, possiamo suddividere i sostantivi ancora una volta per la possibilità o meno di quantificarli. In questo caso, avremo:

  • Sostantivi numerabili (countable nouns): indicano oggetti che possono essere contati e possono, quindi, avere forma singolare o plurale.

    -car / cars → macchina / macchine
    -book / books → libro / libri
  • Sostantivi non numerabili (uncountable nouns): si riferiscono a cose che non possono essere contate singolarmente o che non hanno una forma plurale.

    -water → acqua
    -information → informazione/informazioni
    -sugar → zucchero
    -furniture → mobilio/mobili
  • Sostantivi collettivi (collective nouns): a queste categorie possiamo aggiungere anche i nomi collettivi, che si riferiscono a gruppi di persone, animali o cose considerati come un'unica unità.

    -team → squadra
    -family → famiglia
    -flock → gregge

Il nome può ricoprire diverse funzioni in una frase, come: soggetto, complemento oggetto, genitivo sassone o essere usato per la composizione di altri complementi.

2. Pronome

Il pronome (pronun) è una parte del discorso che serve a sostituire il nome per evitare ripetizioni e per rendere il discorso più scorrevole. Può riferirsi a persone, cose, animali o idee: in generale, a tutto ciò a cui si riferiva il nome già menzionato nel contesto che sta sostituendo.

All'interno di una frase può svolgere diverse funzioni, come soggetto, oggetto o possessivo.

I pronomi devono sempre concordare in genere e numero con il nome che sostituiscono:

  • Sarah is my friend. She is very kind. → Sarah è la mia amica. Lei è molto gentile.


In inglese, esistono numerosi tipi di pronomi. I più importanti sono:

  • Pronomi personali: sostituiscono i nomi propri o comuni, concordando in numero e genere. Possono essere pronomi soggetto (I, you, he, she, it, we, you, they) oppure oggetto (me, you, him, her, it, us, you, them).

    -They are playing football. → Loro stanno giocando a calcio
    -Give me the book. → Dammi il libro.
  • Pronomi possessivi: indicano appartenenza o possesso, e sostituiscono il nome di chi possiede (mine, yours, his, hers, its, ours, theirs). A differenza degli aggettivi possessivi, non accompagnano alcun nome, ma lo sostituiscono.

    -This book is mine. → Questo libro è mio.
  • Pronomi riflessivi: si usano quando il soggetto compie e subisce la stessa azione. Termina con -self al singolare e -selves al plurale. (myself, yourself, himself, herself, itself, ourselves, themselves)

    -We did it by ourselves. → L'abbiamo fatto da soli.
  • Pronomi dimostrativi: indicano cose o persone in base alla vicinanza (this, that, these, those).

    -Those are beautiful flowers. → Quelli sono fiori bellissimi.
  • Pronomi relativi: introducono una preposizione relativa che fornisce informazioni in più su un nome. Sono who, whom, whose, which e that.

    -The man who lives next door is a doctor. → L'uomo che vive accanto è un medico.

  • Pronomi indefiniti: si riferiscono a persone o cose in modo non specifico.

    -Someone left their bag here. → Qualcuno ha lasciato qui la borsa.
    -Many are called, but few are chosen. → Molti sono chiamati, ma pochi sono scelti.
  • Pronomi interrogativi: utilizzati per introdurre domande dirette o indirette. Sono who, whom, whos, what e which.

    -Who are you talking to? → Con chi stai parlando?

3. Aggettivo

L'aggettivo (adjective) è una parte del discorso che descrive o modifica un sostantivo, aggiungendo informazioni su qualità, quantità, dimensioni, colore, età, opinione e altre caratteristiche di persone, cose, animali o concetti.

Precede quasi sempre il sostantivo che modifica tranne quando è usato con il verbo "to be", perché in quel caso viene posto dopo.

Abbiamo diversi tipi di aggettivo:

  • Aggettivi qualificativi, che descrivono qualità o caratteristiche come forma, colore, dimensioni.

    -She has a beautiful smile. → Lei ha un bel sorriso.
  • Aggettivi di quantità, che indicano "quanto" o quanti" senza entrare nello specifico.

    I have some friends coming over. → Ho alcuni amici che stanno arrivando.
  • Aggettivi dimostrativi, che specificano quale o quali oggetti si stanno considerando in base alla vicinanza di chi parla.

    This car is mine. → Questa macchina è mia.
  • Aggettivi possessivi, che indicano a chi appartiene il sostantivo cui si riferiscono. (my, your, his, her, its, our, their).

    My car is red. → La mia macchina è rossa.
  • Aggettivi numerali, che forniscono informazioni precise sulla quantità di un sostantivo.

    -I have two dogs. → Io ho due cani.

4. Avverbio

L'avverbio (in inglese adverb) è una parte del discorso che modifica o descrive un verbo, un aggettivo, un altro avverbio o l'intera frase, fornendo informazioni su come, quando, dove, quanto o perché avviene un'azione o una situazione.


Abbiamo diversi tipi di avverbi:

  • Avverbi di modo, che descrivono come si svolge un'azione. Solitamente finiscono in "-ly".

    -She sings beautifully. → Canta magnificamente.
  • Avverbi di tempo, che indicano quanto o per quanto accade qualcosa.

    -I will call you tomorrow.
  • Avverbi di luogo, che indicano dove avviene un'azione.

    -She lives nearby. → Vive nelle vicinanze.
  • Avverbi di frequenza, che descrivono quanto spesso avviene qualcosa.

    -We often go to the cinema. → Andiamo spesso al cinema.
  • Avverbi di grado, che indicano quanto o a quale livello un'azione è espressa.

    I am very tired. → Sono molto stanco.


Gli avverbi possono trovarsi in diverse posizioni nella frase, ma generalmente appaiono dopo il verbo o prima dell'aggettivo che modificano. Servono a rendere più precise le informazioni riguardanti l'azione, fornendo dettagli aggiuntivi su come, quando e dove si svolge.

5. Determiner

I determiner sono, in grammatica inglese, le parti invariabili del discorso che si uniscono al nome per dargli maggior precisione. Non esprimono una caratteristica come gli aggettivi, ma danno informazioni su vicinanza, relazioni con altri nomi, quantità o definizione.

Fanno parte del gruppo dei determiner:

  • Articoli, sia determinativi (the) sia indeterminativi (a, an)
  • Dimostrativi: this, that, these, those
  • Possessivi: my, your, his, her, its, our, their
  • Quantifiers: a few, a little, many, much, more, some, most
  • Numeri: sia ordinali (first, second, third…) sia cardinali (one, two, three…)

6. Verbo

Il verbo (in inglese verb) è la parte del discorso che esprime un'azione, uno stato o un evento.

È il cuore della frase, poiché indica cosa fa il soggetto o cosa accade. I verbi possono descrivere azioni fisiche, mentali, stati d'essere o relazioni tra elementi.

Tra i tipi principali di verbi, abbiamo:

  • Verbi d'azione: descrivono azioni concrete o attività che vengono compiute.

    -John runs every morning. → John corre ogni mattina.
  • Verbi di stato: indicano uno stato o una condizione e non vengono usati nelle forme progressive.

    -I know the answer. → Conosco la risposta.
  • Verbi ausiliari: tra i più importanti, sono usati insieme ai verbi principali per formare tempi, voci e modalità verbali. I più comuni sono to be, to have e to do.

    -Do you want something to eat? → Vuoi qualcosa da mangiare?
  • Verbi modali: esprimono possibilità, permesso, capacità, obbligo o consiglio. I più comuni sono can, could, may, might, must, shall, should, will, would.

    -You should study more. → Dovresti studiare di più.

Naturalmente esistono diversi tempi verbali e congiunzioni, ed è importante conoscerne gli usi e le caratteristiche.

7. Preposizione

La preposizione è una parte del discorso che collega sostantivi, pronomi e frasi nominal ad altre parole nella frase, indicando relazioni di tempo, luogo, direzione, modo e possesso.

Le preposizioni sono fondamentali per costruire frasi chiare e coerenti.

-The book is on the table. → Il libro è sul tavolo.
-We will meet at noon. → Ci vedremo a mezzogiorno.
-He walked to the park. → È andato al parco.

-She traveled by train. → Ha viaggiato in treno.


Esistono preposizioni di luogo, di tempo, di modo e di direzione, e in genere si trovano prima dell'oggetto cui si riferiscono. Sono essenziali per costruire frasi significative e unire tra di loro le varie parti del discorso.

8. Congiunzione

La congiunzione è una parte del discorso che collega parole, frasi o proposizioni, e anche questa è fondamentale per la costruzione di frasi complesse.

Esistono:

  1. Congiunzioni coordinanti, che collegano elementi di pari importanza e sono and, but, or, nor, for, so e yet.

    -She is tired but she will finish her work. → È stanca ma finirà il suo lavoro.
  2. Congiunzioni subordinanti, che collegano una proposizione subordinata a una principale. Sono because, although, if, when, while e since.

    -I stayed home because it was raining. → Rimasi a casa perché pioveva.

9. Interiezione

Infine abbiamo l'interiezione, una parte del discorso che esprime emozioni, sentimenti o reazioni improvvise. Le interiezioni sono parole o frasi brevi che non hanno una funzione grammaticale all'interno della frase, ma servono a trasmettere stati d'animo oppure ad attirare l'attenzione del lettore o ascoltatore.

Servono, quindi, a comunicare emozioni intense, e possono comparire all'inizio, in mezzo o alla fine di una frase. Non richiedono un soggetto o un verbo per essere comprese, e spesso le riconosciamo per l'uso del punto esclamativo.

Possiamo trovare interiezioni di:

  • Gioia, come Yay! e Hooray!
  • Sorpresa, come Wow! e Gosh!
  • Dolore o disagio, come Ugh! o Ouch!
  • Consenso o accordo, come Yes! o Indeed!

Le interiezioni consentono di esprimere reazioni immediate e spontanee, rendendo il linguaggio più vivace, diretto e aggiungendo una dimensione emotiva al discorso.

Variabili e invariabili del discorso: come si suddividono?

In inglese, le parti del discorso possono essere classificate come variabili e invariabili.

La differenza principale tra queste due categorie risiede nella loro capacità di cambiare forma o adattarsi a contesti diversi.

Parti variabili del discorso

Le parti del discorso variabili sono quelle che possono modificare la loro forma per riflettere diverse funzioni grammaticali, come tempo, numero, genere o caso.

Le parti variabili in inglese includono:

  1. Nome (o sostantivo): Può essere singolare o plurale (dog - dogs).
  2. Pronome: Può cambiare a seconda della persona, del numero e del caso (I, me, he, him).
  3. Verbo: Può variare in base al tempo, alla persona e al numero (run - ran - running).
  4. Aggettivo: Può cambiare forma per indicare il grado (big - bigger - biggest).

Parti invariabili del discorso

D'altro canto, le parti del discorso invariabili non cambiano forma e mantengono sempre la stessa struttura, indipendentemente dal contesto, dal genere e dal numero delle altre parole.

Le parti invariabili includono:

  1. Avverbio: Resta invariato e non modifica forma (quickly, very).
  2. Preposizione: Rimane sempre la stessa, non varia in base al contesto (in, on, at).
  3. Congiunzione: Non cambia forma e unisce elementi senza variazioni (and, but, or).
  4. Interiezione: Non ha una forma flessibile e rimane la stessa (wow, ouch).

Cosa vuol dire analizzare le parti del discorso?

Analizzare le parti del discorso significa esaminare e identificare le diverse componenti grammaticali di una frase o di un testo, per comprendere come queste interagiscono tra loro e come contribuiscono al significato complessivo.

Questo processo aiuta a migliorare la comprensione della struttura della lingua e facilita la comunicazione efficace.

Un esempio di analisi di una frase potrebbe essere:

The cat sleeps on the mat. → Il gatto dorme sul tappeto.

  • The: articolo determinativo (funzione: definire il sostantivo).
  • cat: sostantivo (funzione: soggetto della frase).
  • sleeps: verbo (funzione: predicato, indica l'azione).
  • on: preposizione (funzione: collega il soggetto e il complemento).
  • the: articolo determinativo (funzione: definire il sostantivo).
  • mat: sostantivo (funzione: complemento oggetto).

Come riconoscere le parti del discorso in inglese: suggerimenti

Riconoscere le parti del discorso in inglese è molto importante per riuscire a padroneggiare la lingua.

Tra i migliori consigli che possiamo darti, sicuramente c'è quello di identificare il verbo e il soggetto come prima cosa: da questa frase di base, potrai poi analizzare gli altri elementi con maggiore facilità. Se c'è un complemento diretto, trovalo e poi continua con aggettivi, avverbi e altre parti del discorso.


Alcuni esercizi utili per l'analisi sono:

  1. Leggere frasi e sottolineare con colori diversi ogni parte del discorso.
  2. Risalire alla domanda cui quella parola risponde. Per esempio nella frase "She eats an apple", se vuoi analizzare la parola "apple" dovresti chiederti: "che cosa mangia lei?" e riconoscere che quello è l'oggetto della frase.

Come sempre, è la pratica a rendere più semplice il percorso!

Ora conoscete le parti del discorso in inglese

Questi sono i prossimi passi da compiere

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